Note

Gaetano Villani, riconoscente verso i propri fratelli, <<figli del quondam don dottor Giuseppe ... asserisce qualmente negl'anni passati, per applicarsi detto asserente alle scienze, ed alla professione legale, si condusse nella città di Napoli, alfine di acquistar lumi e per istruirsi delle necessarie cognizioni relative ad decorso carico, che intendeva sposarsi, ed in tempo della sua dimora in detta Metropoli fece delle varie spese, eccedenti la sua economia, e private forze. Fu quindi in tale incontro sovvenuto generosamente dai suddetti don Diego e don Francesco Villani suoi fratelli, i quali sempre con generosità ed amorevolezza secondarono i suoi bisogni, con somministrarli tutte quelle somme di denaro, che li bisognarono fino a che si trattenne in detta città di Napoli, laddove fe’ ritorno dopo di essersi laureato. Giunto in Provincia, stimò per meglio istruirsi della pratica forense, di fissar la sua residenza in Lecce ed ivi con maggior decoro esercitar la sua Professione, ed in tempo di tal sua dimora in detta capitale della Provincia, contrasse de’ vari debiti per mantenere il lustro della sua professione e della sua nascita, ed in tali emergenze anche detti suoi Signori Fratelli ripararono con generosità alli sconcerti economici pratticati in tempo di detta sua dimora in detta città di Lecce. Vedendosi quindi esso Gaetano in tante maniere cordiali, e generose assistito e sovvenuto da detti suoi fratelli, e riflettendo, che le tante spese da lui fin'ora erogate tanto nella Metropoli del Regno, quanto nella Capitale della Provincia abbiano assorbito quella porzione di beni, da lui rappresentata, ed a lui ... spettante sopra la paterna eredità e de suoi Maggiori, quindi è che ha risoluto ... di rinunciare in beneficio de’ medesimi tutta quella parte e porzione di Beni, a lui spettanti ... senza riserbarsi su di quelli cos'alcuna fuorche’ la somma di docati 350>>, A S L, Archivi notarili, notaio Pasquale De Mitri, 58/6, 1781, cc. 64v-67r.