Note

Ibidem. Il notaio Donato Durante viene incaricato di eseguire l'inventario dei mobili e delle suppellettili contenuti nelle due <<camere, dove dormiva>> il frate. È’ interessante considerare il tipo di suppellettile, i mobili, i vestiti rinvenuti in essi in quanto ci aiutano a comprendere anche gli aspetti di vita quotidiana vissuta dai monaci in quel convento. Il detto notaio annota: <<una coperta bianca di bombace usata, due coscini pieni di lana, quattro camiscie, tre para di motande, un bracciastomaco, due camisole bianche, due salvietti, tre stusciafaccie, quattro para di calzette, stivali bianchi, di bombace, un barettino bianco di bombace, un paro di bisaccie di bombace, due toniche bianche ed un'altra negra con li cappucci, un giamberghino di panno, usato, a’ color piombino, un ferraiolo, un cappuccio vecchio, un cappello, due semestri, una barretta, seu solideo, un calepino, e l'Autore Morale Felice potestà, con altro libro de’ Santi nuovi, un calamaio, una forcina di ferro, ed una cocchiara di ottone, un bicchiero, due collari, una boccia, un crocifisso, due para di scarpe, uno nuovo e l'altro vecchio, due piatti, dodici quadri tra mezzani, e piccoli, un specchio piccolo, un lucernaro di rame bianca, una cassa piccola serrata con la chiave, ed il stipo chiuso anche con la chiave che si sono lasciati tali, quali per non sfasciarsi>>.